Piancavallo Passeggiata delle Malghe alternativa con neve
Premessa:
E’ un percorso in Piancavallo sicuramente semplice durante i periodi estivi, ma nelle condizioni di oggi non è affrontabile da chiunque:
Per chi ha un pò di esperienza e vuole farsi un giro con la neve, tanta neve, questo è il periodo ideale ed il paesaggio è stato incantevole, il video rende molto meglio l’idea.
Durante quasi tutta l’escursione il tempo non è stato clemente, ho proseguito quasi sempre in mezzo alle nuvole, oggi c’era molta neve, in alcuni casi si faticava a vedere i paletti di segnalazione del sentiero, ho progredito senza ciaspole, la neve era abbastanza dura, si sprofondava per 20cm circa nei casi peggiori.
La difficoltà è stata un pò nell’orientamento, sebbene la segnaletica è ben presente, mi sono trovato davanti un paesaggio completamente bianco e per di più in mezzo alle nuvole. Fortunatamente ho potuto seguire una vecchia traccia di precedenti escursionisti e qualche segnale sugli alberi e questo mi ha sicuramente aiutato molto.
Nonostante tutto è stata un’escursione in solitaria molto appagante, 3 ore e mezzo di puro silenzio, lontano da tutto e da tutti, solo il rumore della neve che scendeva… (oggi nevicava abbastanza…)
Descrizione:
Non è il classico giro delle malghe di Piancavallo è un versione alternativa.
Partenza dal parcheggio di fronte al Roncjade si segue per un breve tratto la strada che porta in Via Collalto ed, in prossimità delle vecchie piste abbandonate, si entra a sinistra salendo verso il vecchio impianto di risalita ancora visibile fino alla tabella indicativa ben visibile.
Ora, il primo tratto è in mezzo al bosco mai difficile ne troppo pendente fino all’incrocio con la passeggiata delle malghe. Si prosegue dritti e in poco tempo si arriva alla Casera Caseratte.
Si prosegue ora a sinistra con qualche sali/scendi sino all’uscita dal bosco. Da qui incomincia una salita un pò più ripida ma non eccessivamente, all’incirca del 10% fino ad arrivare all’incrocio con il sentiero 988.
A questo punto si prende a destra per l’evidente stradina (si fa per dire è tutta ricoperta di neve…) ed è tutta in discesa, qui il panorama si apre un pò in tutte le direzioni, si arriva presto alla Casera di Valfredda, ottimo posto per fare una pausa. Si prosegue quindi per la medesima strada fino a tornare nuovamente alla Casera Caseratte e poi nuovamente per la via dell’andata.
Consiglio:
Nelle condizioni di oggi, assolutamente scarponi impermeabili, come anche l’abbigliamento, sono state 3 ore e mezzo con gli scarponi in mezzo alla neve, io ho indossato anche le ghette, seppur i pantaloni (da sci alpinismo per intenderci) ne erano già provvisti; giacca hardshell oggi ha nevicato abastanza; forse con le ciaspole si andava meglio…