Ferrata Contin al Monte Cavallo di Pontebba bivacco Ernesto Lomasti e Monte Madrizze
ATTENZIONE !!! L’itinerario prevede l’ascesa per la via Ferrata Contin, solo per chi ha esperienza con questa tipologia di percorsi. Da considerare l’attraversamento, piuttosto lungo ed in più tratti, di pietraie con scarsa segnaletica, per esempio in caso di nuvole basse, è considerato un percorso EEA. La discesa è lunga e pendente che mette a dura prova le ginocchia, l’ambiente è solitario e silenzioso.
Vedi meglio in descrizione, foto e Video.
PARTENZA:
Partenza dal parcheggio dell’ex caserma della guardia di finanza, poco più sotto del Passo Pramollo, si segue la facile stradina che porta alla Baita Winkel. Passata la baita inizia un sentiero tra gli alberi che sale con media pendenza fino ad incontrare il bivio, che sulla destra, porta direttamente al Monte Madrizze (la via di ritorno), noi prendiamo a sinistra.
Poco dopo, il sentiero esce all’aperto e in alcuni tratti si fa più pendente. Da qui in poi bisogna sempre più attraversare un enorme ghiaione fatto di grosse pietre, questa è una zona molto solitaria e silenziosa e sulla sinistra scorge la parete della Creta di Pricot. Proprio su questa parete c’era un gruppo piuttosto grande 20-30 esemplari di, forse camosci, che si muovevano indisturbati, era l’unico rumore che si sentiva, le scariche di sassi che smuovevano mentre si spostavano.
Fino all’attacco della ferrata bisogna seguire un incerto sentiero fatto di omini di pietra spesso poco visibili e qualche povero segnale dipinto sulle rocce. Le pietre sono grandi e bisogna muoversi con passo sicuro più che altro per non scivolare, sono pietre piuttosto taglienti; sicuramente consigliati dei scarponi alti e resistenti.
L’ultimo tratto, sempre su ghiaione, prima dell’attacco della ferrata è molto pendente, poi si arriva ad un minuscolo pianerottolo proprio sotto l’attacco. C’è veramente poco spazio per indossare l’imbrago, se il gruppo è numeroso potrebbe essere piuttosto scomodo.
FERRATA:
La ferrata è di facile ascesa mai esposta e mai troppo pendente, ci sono moltissimi punti di appoggio per i piedi e mani, è adatta a chi ci avvicina anche per la prima volta sui sentieri attrezzati. E’ divisa in diverse tratte numerate, il cavo e i chiodi sono in ottimo stato ed è piuttosto breve.
Alla fine della ferrata si continua per un sentiero facile e molto evidente fino alla cima del Monte Cavallo di Pontebba a quota 2.240m. Qui c’è moltissimo spazio per riposare e gustarsi il panorama che spazia a 360°, è evidente anche il sentiero di cresta che attraversa la Creta di Pricot.
DISCESA:
La Discesa ripercorre qualche centinaio di metri l’ascesa appena fatta per poi prendere sulla sinistra in direzione della Sella di Aip. Anche in questo tratto continua l’attraversamento di pietraie, cosa che si ripresenterà ancora nei tratti più avanti.
Arrivati alla Sella di Aip, vale la pena fare una piccola e veloce deviazione fino al Bivacco Ernesto Lomasti.
Il piccolo Bivacco è in una grandiosa posizione che guarda la Valle di Aip, di recente ristrutturazione è in ottimo stato, presente anche una luce elettrica data dai pannelli solari.
Tornati alla sella di Aip, si prosegue per un lungo sentiero fino al Monte Madrizze, passando a fianco del laghetto poco più sotto della Sella di Madrizze, in questo lago sono presenti molte postazioni in legno (panche sdraio) per prendere il sole.
Arrivati al monte Madrizze (impianti di risalita del comprensorio del Pramollo) ultima tappa riposo-panino, scendiamo verso il sentiero che taglia per il bosco fino ad incontrare parte della via percorsa all’andata (primo bivio incontrato all’inizio) per poi tornare al punto di partenza.