Pasubio Rifugio Generale Achille Papa Strada degli Scarubbi e Strada degli Eroi
Itinerario facile su strade larghe e molto panoramico. La visita ai monumenti di guerra invece difficile con tratti non pedalabili e sentiero a volte esposto per le mtb ma si può evitare o andare a piedi.
Si parcheggia la macchina su uno delle piazzole gratuite a fianco della strada, per comodità abbiamo parcheggia su quella proprio difronte alla Strada degli Eroi.
Abbiamo fatto il giro in senso antiorario per una salita più dolce, si percorre un primo tratto sulla provinciale sino all’incrocio con parcheggio dove ci sono anche le indicazioni per la “Strada delle 52 Gallerie”.
La salita è di media pendenza intorno al 10% più o meno sempre costante, dapprima su asfalto poi sterrata ma mai difficoltosa.
Passato il Passo Xomo, ancora asfalto fino all’inizio della “Strada delle 52 Gallerie” dove si trova anche un parcheggio auto adiacente. Da qui in poi incomincia la Strada degli Scarubbi, sempre con medesima pendenza ma non più asfaltata, ma comunque con fondo abbastanza battuto e facile da percorrere.
Salendo di quota si inizia finalmente ad ammirare il panorama, da ora in poi è tutto panoramico. Vale la pena proseguire la strada lasciando il Rifugio Gen. Achille Papa sulla sinistra per visitare prima il piccolo “Cimitero Brigata Liguria”, è evidente la posizione già da molto prima, identificabile dal grandioso Arco Romano; poi la Chiesa Santa Maria con la Tomba del Generale Vittorio Emanuele Rossi.
Da qui in poi seguendo la traccia di questo articolo, diventa difficile, bisogna attraversare diversi saliscendi a volte con rocce piuttosto grandi che obbligano a scendere dalla sella per evitare di fare danni, il sentiero non è sempre molto agevole ma abbastanza percorribile con un pò di attenzione. Man mano che si prosegue diventa sempre più difficile e faticoso, ci obbliga spesso a scendere e a spingere la bici. L’ambiente però qui è veramente panoramico, silenzioso, e rilassante, si possono visitare alcune trincee e sono presenti alcuni monumenti. Noi siamo arrivati poco sotto del Dente Austriaco poi siamo tornati indietro.
Sembra più facile percorrere il tratto adiacente alla precedente chiesetta fino al dente Italiano, dove si potevano vedere molti altri resti della prima guerra mondiale, ci torneremo.
Tornati giù ci siamo fermati al Rifugio, oggi ancora aperto, è in una fantastica posizione soleggiata che guarda le valli sottostanti. Il tempo di una birra e poi giù per la “Strada degli Eroi” anch’essa molto facile e veloce da percorrere, sempre bella panoramica con attraversamento di qualche piccola galleria (non necessita di illuminazione) fino ad arrivare nuovamente al parcheggio della macchina.
