Via Ferrata delle Trincee
Attenzione Via Ferrata DIFFICILE, spesso a contatto con la roccia usare pantaloni lunghi e robusti.
Il punto di Partenza delle Via Ferrata delle Trincee e da Arabba; si lascia la macchia al parcheggio della funivia Porta Vescovo che arriva al Rifugio Luigi Forza ogni 30 min.
Arriviamo quindi alla partenza alle ore 10:10 e quindi ci dirigiamo subito verso l’attacco della via ferrata su sentiero semplice in circa 10 minuti.
Qui restiamo un pò ad osservare altri alpinisti che salgono verso la via e ne vediamo alcuni in difficoltà. C’è un pò di affollamento così attendiamo qualche minuto e poi partiamo anche noi.
Il primo pezzo è molto impegnativo, la parete è abbastanza verticale ed ha pochi appoggi, la roccia è spesso liscia. Bisogna far affidamento spesso sulla forza delle braccia, avere dei scarponi rigidi sicuramente aiuta, perché si riesce a fare presa anche su piccole sporgenze. Questa parete mette subito a dura prova chi non è molto esperto, infatti ci siamo trovati spesso in coda.
La ferrata, sempre impegnativa, finisce poco dopo aver superato il Sass di Mezdì a circa 1h e 10 min. dall’attacco. Qua si giunge ad un bivio dove si può tornare alla funivia oppure proseguire per la via Ferrata che porta al Bivacco Bontadini.
Proseguiamo dritti quindi per la ferrata che, in leggera discesa e non meno impegnativa del primo pezzo, presenta ancora parti in cui si sale e si scende in verticale. Ora bisogna passare qualche galleria, la prima a circa 1h e 15 min poi altri 40 min per arrivare al bivacco, che si trova subito dopo un’altra galleria lunga circa 300m ma molto buia tanto da necessitare la lampada frontale.
Il bivacco molto bello e messo a nuovo è in una bellissima posizione con panche esterne per poter riposarsi e fare uno spuntino. Da qui si scende verso il rifugio Padon, e al bivio si svolta verso il lago di Fedaia per un agevole sentiero segnalato da dei paletti rossi; per poi ritornare alla funivia di Porta Vescovo in 1h e 25min.
Purtroppo non ci sono foto perchè durante la parete iniziale mentre mi toglievo la felpa mi è scivolata la macchinetta fotografica facendo un volo di 50mt e poi sicuramente giù per un canalone………..
Qualche suggerimento
Anche se fa caldo è un itinerario in cui è meglio avere dei bei scarponi rigidi che agevolano la salita dove ci sono piccole sporgenze (infatti vedevo alcuni con scarponcini leggeri scivolare spesso e prendere delle botte alle ginocchia…; avere dei pantaloni lunghi con rinforzi perchè si è spesso a contatto con la roccia (ne ho visto uno con i pantaloncini corti avere un bel taglio sullo stinco con sangue coagulato…).
E’ da evitare con le nubi basse o con foschia, perchè ci sono molte deviazioni non segnalate che si vedono soltanto con buona visibilità (infatti un mio amico nel tornare dal bivacco direttamente ad Arabba ha sbagliato strada più di qualche volta…)