Via Ferrata Olivieri Punta Anna Tofana de Pomedes
ATTENZIONE!!! Percorso EEA impegnativo per Escursionisti Esperti con Attrezzatura classificato difficile. Via Ferrata che sale alla Punta Anna della Tafana, con passaggi verticali ed esposti. Discesa per Il Sentiero attrezzato Olivieri, anch’esso con passaggi esposti a volte non assicurati. Paesaggio tutto intorno meraviglioso, richiede buona forma fisica. Maggiori dettagli nella descrizione, nelle foto e nel video sotto.
Partenza dal parcheggio del Rifugio Dibona, arrivare presto, il parcheggio è molto grande e noi siamo arrivati verso le 8:40; non c’era quasi più posto.
Questa zona è molto frequentata, si snodano diverse vie facili e difficili.
Si inizia con un sentiero che sale ripido, si attraversa una recente frana seguendo la traccia di sentiero; al primo bivio seguire per la Ferrata Punta Anna, che sale ancora, fino ad arrivare al Rifugio Pomedes.
Da qui un’evidente traccia sassosa sale verso sinistra, poco dopo passato l’impianto della seggiovia, si trova un’incrocio di sentieri ma si prosegue dritti come indicato “FERRATA” con una freccia rossa sulla roccia.
Avvicinandoci alla parete di roccia si attraversa qualche piccolo tratto da arrampicare facilmente fino ad arrivare all’attacco della ferrata. Conviene indossa il kit da ferrata poco prima, c’è un pò più spazio.
La ferrata sale subito abbastanza verticalmente, come anche molti altri tratti; ci sono però alcune tirate che sono verticali e molto esposte dove ci si deve arrampicare con più forza; una buona forma fisica ed elasticità degli arti inferiori sarà d’aiuto in questi passaggi, altrimenti bisogna ricorrere maggiormente sulla forza delle braccia. Ci sono anche dei tratti che sono piuttosto orizzontali, ma sempre esposti; in ogni caso il cavo è sempre perfettamente tirato e ben saldo, tutta la ferrata e attrezzata benissimo la roccia sembra ben compatta, di appigli ce ne sono a sufficienza, anche se alcuni sono levigati dal passaggio di molti escursionisti. E’ divisa in diverse tratte ed, in alcuni casi, è possibile fermarsi per riposare o per attendere il passaggio di altri escursionisti. I tratti non attrezzati, in questa prima parte, sono pochi e brevi e richiedono, ovviamente, maggiore attenzione.
La prima parte finisce con il cavo avvolto su se stesso, ora si prosegue per una cresta di roccia esposta, ancora qualche tratto attrezzato e si giunge al bivio che a sinistra scende verso il Rifugio Giussani, mentre salendo a destra, si prosegue per il nostro itinerario. Indicazioni visibili sulla roccia “CIMA”. Poco dopo siamo arrivati alla Punta Anna.
Si prosegue salendo ancora tratti ben attrezzati, fino ad attraversare una piccola cengia e girando attorno alla roccia, si arriva quindi al punto più alto, poco più di 2800m, ed evidenti indicazioni sulla roccia segnalano la via verso la “CIMA” per la ferrata Aglio oppure la discesa verso “POMEDES”. Ci siamo fermati qui per pranzare, posto molto silenzioso e panoramico.
La discesa prosegue su facile sentiero sassoso, si scende poi a zigzag per un ghiaione fino a monte della seggiovia “Cacciatori”, si scende qualche metro in direzione del Rif. Ra Vales e si intercetta la deviazione, poco visibile da questo lato, è disegnata con frecce su una roccia a terra, per il sentiero Olivieri, sulla destra, la targa è visibile subito dopo.
Il sentiero Olivieri è in parte attrezzato ma alcuni tratti non lo sono e bisogna procedere con attenzione e concentrazione, il fondo potrebbe essere poco stabile, il cavo metallico è un pò datato e poco teso, sembra più un sentiero attrezzato che una ferrata comunque noi abbiamo sempre usato il kit da ferrata.
Anche questo sentiero attraversa dei tratti molto belli, con passaggi su piccole cenge, tratti in disarrampicata, scale, paesaggi sempre molto suggestivi e solitari, bellissimo.
Una volta scesi si incontra il sentiero che porta nuovamente al Rifugio Pomedes e quindi per la via dell’andata si ritorna al punto di partenza.
